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Informarsi correttamente

 

La stampa - e i media in genere - sino ad oggi hanno dimostrato attenzione solo all’apparenza del problema, soffermandosi sugli aspetti più o meno scandalistici e più o meno caldeggiati da personaggi di varia natura ed origine, senza mai approfondire ascoltando almeno più campane.

C’è da dire, a parziale discolpa, che la mancata diffusione delle conoscenze specifiche acquisite sul problema particolare è senza dubbio un deficit di comunicazione da parte delle istituzioni a ciò deputate, partendo dalla Regione Campania che alla pubblicazione dei dati sul sito web dedicato non ha affiancato per lo meno dei comunicati stampa o delle pubblicità sui media non informatici, ma senza dimenticare il Ministero delle Politiche Agricole o quello dell’Ambiente. Persino l’istituto Superiore di Sanità, che ha dato grande risonanza mediatica al suo studio “SENTIERI”, sulla cui valenza tecnica sono state mosse comunque obiezioni di merito, non ha ritenuto opportuno dare la stessa risonanza agli esiti delle analisi sulla salubrità degli alimenti di origine vegetale da loro stessi analizzati. Forse, anche dietro a questo argomento si possono celare degli omissis su basi a noi del tutto sconosciute.

(Intervista doppia di Angelo Zinzi, Interno 18.it)

 

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